“Continuiamo a rimanere senza acqua nelle nostre case, nei nostri comuni, in un’area, quella dell’avellinese, che è tra le più ricche d’Italia di sorgenti. Qualcuno 5 anni fa aveva promesso di risolvere il problema, ed invece no, ancora oggi regaliamo acqua ad altre regioni che la utilizzano per irrigare il grano mentre noi non abbiamo acqua da bere”.

Così Giovannantonio Puopolo, candidato di Forza Italia per le Regionali 2020 nel corso del suo intervento alla conferenza stampa di presentazione di tutti i candidati di F.I. per il collegio elettorale della provincia di Avellino: Anna Maria Vittoria Vecchione, Antonio Aufiero, Stella Capriglione, oltre allo stesso Giovannantonio Puopolo; ad introdurre e presentare la lista “Forza Italia Berlusconi per Caldoro”, il Deputato al Parlamento Europeo e Commissario provinciale per Forza Italia di Avellino e Benevento, Fulvio Martusciello.

“Ad Ariano – ha aggiunto Giovannantonio Puopolo – abbiamo una condotta adduttrice che dà acqua a 40mila famiglie in Contrada Creta e che si rompe in continuazione; 5 km che dovevano essere sistemati all’indomani della campagna elettorale del 2015. Oggi quell’adduttrice di proprietà della Regione Campania resta un problema. L’acqua è vita ma di acqua si è continuato a parlare solo presso l’Alto Calore a proposito di poltrone e non per assicurare il servizio all’utenza. Allora io dico a tutti: se vi sta bene in questo modo continuate a votarli, se non vi sta bene è il momento di ragionare prima di recarvi alle urne e scegliere persone che hanno la voglia, la competenza e la coerenza per attuare un cambiamento effettivo nelle politiche per questa Regione”.

Puopolo nel suo appassionato intervento ha parlato anche di sanità, scuola, industria e turismo: “Il territorio avellinese è stato sempre trascurato, ma negli ultimi 5 anni è stato abbandonato completamente. Ci avevano detto, anni addietro, che sarebbero stati valorizzati i prodotti tipici locali per sviluppare turismo ma è rimasto tutto lettera morta, addirittura l’Assessore al Turismo, Matera, non si è mai degnato di venire in questa area”.